Visintin, Confetra FVG: «Operazione MSC-HHLA può rivoluzionare logistica»

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fonte: ADRIAPORTS – https://www.adriaports.com/it/logistica/visintin-confetra-fvg-operazione-msc-hhla-puo-rivoluzionare-logistica/

Occhi puntati sul porto di Trieste, ma soprattutto sull’acquisizione di Metrans e dei centri intermodali
TRIESTE – Se andasse in porto l’offerta di MSC per acquisire il 49,9% di Hamburger Hafen und Logistik (HHLA), potrebbe esserci una rivoluzione nel mondo della logistica.
Questo il pensiero di Stefano Visintin, alla guida di Confetra Friuli Venezia Giulia, l’associazione che riunisce gli operatori della regione, ma soprattutto quelli del porto di Trieste. Lo scalo del FVG sarebbe particolarmente interessato dall’eventuale acquisizione, considerato che i due Gruppi sono in concorrenza perchè resta in capo a HHLA il progetto di realizzazione del Molo VIII (secondo terminal container a Trieste).
«Si tratta di un’operazione che potrebbe cambiare il volto della logistica mondiale, con ovvie conseguenze anche per il nostro porto. Oltre ad acquisire la gestione dei terminal portuali di Amburgo e di quelli che si trovano in altre parti d’Europa, fra cui la Piattaforma Logistica di Trieste, MSC acquisirebbe anche il vettore ferroviario Metrans – spiega Visintin – e tutti i suoi centri intermodali sparsi in tutto il continente».
MSC, inoltre, non fa mistero – anche dopo l’acquisito delle quote di TO Delta in Trieste marine terminal – di voler sviluppare lo scalo.
«Solo una settimana fa, in occasione del varo della MSC Nicola Mastro, Diego Aponte, presidente di MSC, confermava la volontà del gruppo di continuare a puntare su Trieste come porto meridionale dell’Europa centro-orientale. Concretamente, la combinazione fra gli investimenti pubblici nelle infrastrutture ferroviarie portuali e retroportuali giuliane con il network ferroviario di Metrans, metterebbe a disposizione delle merci servizi di livello uguale o superiore a quelli offerti dai porti del Nord Europa» spiega Visintin.
Dunque un affare internazionale che potrebbe rivelarsi un’occasione per Trieste?
«Speriamo che tutto questo, combinato con la disponibilità di spazi per lo stoccaggio delle merci nella piattaforma logistica regionale, con l’utilizzo del particolare regime del Porto franco e con procedure doganali moderne, permettano agli spedizionieri di offrire ai propri clienti servizi dello stesso livello, contribuendo a creare più valore aggiunto e più lavoro equamente retribuito, oltre che maggior gettito derivante da dazi, attualmente disperso a favore di altri Paesi europei» conclude Visintin.